Gli industriali modenesi organizzano un convegno sul tema della digitalizzazione della manifattura. Relatore d’eccezione sarà il ministro Calenda
Oggi l’industria 4.0 rappresenta un tema di grande attualità. Si tratta di un’autentica rivoluzione tecnologia che nelle sue molteplici forme si sta velocemente facendo strada all’interno dei nostri sistemi industriali. E la scommessa vera consiste nel sapere trasformare questo percorso evolutivo verso la “Fabbrica intelligente” in una grande opportunità anche per le piccole e medie imprese.
Per approfondire questo articolato processo di cambiamento, Confindustria Modena organizza un convengo sul tema: “Industria 4.0: il futuro è oggi”. Appuntamento venerdì 18 novembre, ore 17, presso l’Auditorium Giorgio Fini in via Bellinzona 27/a, Modena. Ospite dell’iniziativa sarà il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. Dario Di Vico del “Corriere della Sera” modererà l’incontro.
Dopo i saluti del presidente di Confindustria Modena Valter Caiumi, il ministro illustrerà il “Piano nazionale Industria 4.0” che prevede, da qui al 2020, 13 miliardi di euro a sostegno degli investimenti in innovazione e ricerca.
Il convegno è aperto al pubblico.
Carlo Calenda è di Roma, classe 1973. Dopo la laurea in giurisprudenza, comincia a lavorare per alcune società finanziarie prima di approdare, nel 1998, alla Ferrari, dove assume i ruoli di responsabile gestione relazioni con i clienti e con le istituzioni finanziarie, e poi a Sky dove ricopre l’incarico di responsabile marketing.
Dal 2004 al 2008 in Confindustria ha rivestito prima l’incarico di assistente del presidente Luca Cordero di Montezemolo e poi di direttore dell’area strategica e affari internazionali. Successivamente, fino al 2013, è stato direttore generale di Interporto campano e presidente di Interporto servizi cargo.
Nel maggio 2013 è stato nominato viceministro dello Sviluppo economico nel governo Letta, con delega alle politiche per l’internazionalizzazione e il commercio internazionale.
Nel febbraio 2014 è stato confermato nel suo ruolo dal presidente del Consiglio Renzi, che gli ha affidato anche la responsabilità per l’attrazione degli investimenti esteri e la regia delle attività dell’Ice-Italtrade (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane).
È stato membro del consiglio dei Ministri del Commercio estero e vicepresidente alla decima conferenza ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto), tenutasi a Nairobi nel dicembre 2015.
Dal 18 marzo al 10 maggio 2016 è stato rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unione europea, a Bruxelles.
Dal 10 maggio 2016 è ministro dello Sviluppo economico.